Cari amici e amiche in questi ultimi giorni stanno circolando notizie in merito a richieste particolari da parte di certi “influencers” e il problema è proprio questo: la definizione di influencer.
Come fai a definirti influencer quando non hai interazioni sul tuo profilo. Like e commenti sono paragonabili ad un normalissimo profilo Instagram di una normalissima persona.
Facciamo un passo indietro. Il termine influencer, secondo fonte treccanti.it, è un Personaggio popolare in Rete che ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori, e viene utilizzato nell’ambito delle strategie di comunicazione e di marketing.
Ho sempre ammirato i giornalisti per il loro lavoro. Non è facile costruire un articolo cercando di rispettare i canoni di diritto di cronaca e diritto di critica. Purtroppo, però, negli ultimi giorni, molte testate giornalistiche hanno attribuito a determinati utenti Instagram l’epiteto di influencer quando magari questi stessi profili hanno un elevato numero di followers, ma in realtà non influenzano nessuno. In questo “mondo” bisogna fare attenzione ai termini che si utilizzano per evitare di incorrere a prese in giro o ad errati investimenti da parte delle aziende che si affidano ad influencers per pubblicità sui canali social. Mi spiego meglio. Un’azienda si affida ad X che ha un milione di followers; in realtà i suoi contenuti vengono visti da cento persone. L’azienda ha investito una somma di denaro proporzionata ad una visibilità molto più elevata. È chiaro a questo punto che i risultati ottenuti da quella azienda sono molto inferiori (se non nulli) rispetto alle aspettative. Credo che un’azienda, a questo punto, non si affiderà più al mondo dei social per pubblicizzare il proprio prodotto in quanto ne è rimasta scottata da questa precedente esperienza.
Con queste mie poche righe voglio invogliare le varie aziende a verificare bene a chi affidarsi prima di decidere di avviare un rapporto collaborativo.
È ovvio che nel mondo della pubblicità il “risultato garantito” non esiste. Sicuramente bisogna verificare, informarsi e documentarsi per cercare di trovare i giusti individui adatti per il servizio richiesto.
La vostra IB
2 pensieri su “INFLUENCER: FORSE SI, FORSE NO”
QUELLO CHE DICI LO TROVO ASSOLUTAMENTE CONDIVISIBILE!
Trovo incredibile che aziende con milioni di euro di fatturato non controllino l’engagement di questi “influencers”